perchè taccio

taccio perchè, se parlassi, mi sentirei un po’ come Indignata Anna (ve la ricordate Anna Meacci ad Avanzi?): sono incazzata col mondo. no, magari letteralmente no, ma ci vado abbastanza vicino: si parte dall’Ex per arrivare ai politici, passando per i genitori di qualche compagno di classe del Mio Piccolo e quella simpaticona di Emo. nera, insomma.

ma il mio blog così solo e silente mi fa tristezza. e, allora, ieri sera, mentre cucinavo, mi son detta che vi avrei messo una ricetta. anzi, due, perchè son venute bene.

PANE NAAN E STUFATO BRUTTO DI VERDURE

la combinata nasce dal fatto che avevo promesso ai miei amati figlioli di fare le crepes con il ragout (abbinata curiosa? provate: i miei le adorano), ma, al momento di inziare a spadellare, mi sono accorta non solo di non aver tirato il ragout fuori dal congelatore (perchè a quello, forse, avrei anche potuto rimediare), ma non avere nemmeno un uovo. neanche mezzo. e, pare, per fare le crepes sono abbastanza utili.

onde evitare le ire degli eredi, ho deciso di svoltarla in “cena etnica” e mi son buttata sull’indiano. il labna fatto con il nostro yogurt c’era già: si trattava di abbinarci qualcosa. primo, i naan.

il naan è il pane tipico indiano, fatto con farina e ricotta. ricorda un po’ la piadina, ma è più leggero e si gonfia in cottura (anche se, dalle mie foto, non sembra). ci si mette un attimo.

in 200 g di yogurt a temperatura ambiente (io l’ho scaldato pochi secondi nel micro), sciogliete una bustina di lievito secco (in questo caso, istantaneo, ma con quello normale vengono meglio). aggiungete 400 g di farina 0 e 10 g di sale. impastate bene. il mio yogurt è liquido, quindi non serve aggiungere niente: se l’impasto non vi risulterà liscio ed elastico, aggiungete poca acqua. lasciate lievitare (‘na mezz’oretta, se è quello istantaneo, fino al raddoppio, se non è lievito istantaneo).

formate delle palline (con questa dose, ne vengono 10), grosse poco meno di una palla da tennis. stendetele bene, una per volta, come fareste per la pizza (quindi, senza mattarello, in modo da tenere i gas della lievitazione all’interno). scaldate una padella antiaderente (a meno che non siate dei ricchi possessori di testo) e cuocetele una alla volta, 4-5 minuti per lato.

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tagliati a metà, a tasca, per capirci, vanno farciti con il labna e con lo

STUFATO BRUTTO DI VERDURE

ho tagliato a listarelle mezzo capuccio e un peperone rosso e le ho messe in padella con un cucchiaio d’olio e mezzo bicchiere d’acqua.

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ho cotto a fiamma bassa e coperto per una decina di minuti, poi ho aggiunto 3 cucchiai di aceto balsamico, poco sale e un cucchiaino di zucchero di canna e ho cotto per altri dieci minuti.

l’aspetto è orrendo, ma il sapore è ottimo!

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7 pensieri su “perchè taccio

  1. ma grazie, gatta! 🙂
    murasaki, il labna è un formaggio che si fa mescolando allo yogurt (un chilo, nel mio caso) un cucchiaino di sale, versando il tutto in tovagliolo di stoffa e lasciandolo colare. io lo appendo con una molletta ad una delle gratelle (si chiamano così?) del frigo, con una ciotolina messa sotto (ma che non tocchi!) per raccogliere il siero. dopo 24 ore è pronto. è una versione casalinga del Philadelphia.

  2. Ah, ma se io faccio solo il brutto-e-buono?
    (stavo anche per dirti: orsù, disindignati!, ma poi ho pensato che le persone indignate mi piacciono più dei politici, degli ex, dei genitori dei c ompagni di classe e così via…)

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